
Il Nepal, un paese sicuramente speciale per noi, in quanto è stata la nostra seconda meta di viaggio del giro del mondo, nonché primo paese del continente Asiatico.
Prima di arrivarci non sapevamo bene cosa aspettarci, ma eravamo carichi di emozioni ed adrenalina!
Partendo da Sofia, con un cambio a Doha per poi raggiungere la capitale il viaggio si è mostrato lungo, ma nulla di così grave da poter abbattere i nostri curiosi spiriti!
Appena atterrati a Kathmandu, siamo stati accolti da una bellissima tempesta in stile monsonico: una forte pioggia, accompagnata da folate di aria calda per darci il benvenuto!
L’impatto iniziale, una volta raggiunto il centro della città, o meglio la parte turistica è stato uno shock!
Non a caso, l’inquinamento atmosferico a Kathmandu non è una cosa da poco; infatti è la città sotto il milione di abitanti più inquinata al mondo!
Non riuscivamo a vedere oltre ai 30 metri di distanza e gli occhi bruciavano.
Il respiro era difficoltoso, la gola poco dopo sembrava essere graffiata all’interno.
Appena scesi dal taxi ci siamo trovati immersi in una distesa di fango e pozzanghere per le strade (non pavimentate a parte i corsi principali).
Insomma l’arrivo è stato abbastanza traumatico, ma ci siamo dati il tempo di abituarci al tutto, per poter cogliere ciò che di bello c’era!
Avendo deciso di passare 3 mesi in Nepal, la metà dei quali sotto i monsoni ci siamo messi l’anima in pace ed abbiamo deciso di occupare il nostro tempo in maniera costruttiva e utile facendo volontariato.
Per il nostro progetto, avevamo deciso di metterci in gioco offrendo tutte le nostre conoscenze, io come insegnante di lingue e Gio come tutto fare!
Abbiamo trovato una scuola (di 300 bambini) disponibile ad accoglierci in un piccolo villaggio a 2 ore dalla capitale…inutile dirvi che è stata un esperienza forte, sorprendente e che ci ha permesso di avvicinarci a questo popolo ancora di più!!
Sono tanti i bambini che ci portiamo nel cuore, e tutt’oggi ci sentiamo regolarmente con il preside della scuola.
La difficoltà maggiore in certe situazioni, è che ci si sente impotenti perché si vorrebbe aiutare tutti; a dir la verità anche in colpa, perchè noi siamo stati semplicemente più fortunati a nascere in un paese benestante…quindi nella testa balenano strani pensieri, accompagnati però da tanta voglia di fare ed aiutare!
Per cui, anche se non abbiamo potuto donargli il mondo come avremmo tanto voluto fare, gli abbiamo regalato tutto il nostro tempo e prima di andarcene ci siamo assicurati che passassero una bellissima giornata all’insegna del gioco, regalandogli caramelle e materiale scolastico.
Dopo aver vissuto un’esperienza del genere, tutto il viaggio assume una forma diversa, un significato diverso, per cui a quel punto il Nepal ci era già entrato nel cuore!!
Non solo grazie ai bambini, ma anche spostandoci nelle diverse cittá e muovendoci lentamente abbiamo avuto la possibilità di conoscere persone fantastiche che sono diventati dei veri e propri amici per noi!
Con loro abbiamo vissuto esperienze uniche: conosciuto le loro famiglie, festeggiato con loro i tanti festival che ci sono in Nepal, fatto delle gite insieme e passato le serate a ridere e scherzare!!!
A tal proposito una nota la merita la pittoresca Pokhara, non solo per le conoscenze fatte, ma per l’incantevole vista del Lago Phewa e tutto il circondario di montagne (ai quali noi non siam abituati) che donano una vista da cartolina!!!
Dalla nostra lunga permanenza in questa città abbiamo potuto constatare la differenza del Nepal con e senza i monsoni, che é abissale!!
L’aria è più respirabile, non ci sono più pozzanghere o fango e non si sente l’umidità addosso tutto il tempo! A quel punto il Nepal era perfetto…quasi magico!!
La magia di questo paese va assolutamente attribuita alle incantevoli montagne, alle viste mozzafiato ed il rigoroso verde che predomina ovunque!!
Pensate che nemmeno gente di mare convinta come noi, ha saputo resistere alla possibilità di fare un breve trekking sul monte Panchase!
E sanguisughe a parte, nulla da dire…ancora ritornano in mente i panorami visti dall’alto e le luminose vette innevate al sole, così luccicanti da sembrare photoshoppate! 😛
Dovendo ritornare nella capitale per richiedere il visto Indiano abbiamo dato una seconda possibilitá a Kathmandu, e dobbiamo ammettere che fuori dal periodo dei monsoni è decisamente più vivibile ed è possibile apprezzarne le sue bellezze e la sua unicità.
Il caos, il traffico e gli odori forti che la caratterizzano sono sempre gli stessi, ma probabilmente il vero Nepal risiede proprio qui.
Prima di lasciare questo paese abbiamo fatto tappa a Lumbini, altro patrimonio dell’Unesco, ed è stata un’altra sorpresa perchè il complesso di templi provenienti da ogni parte del mondo è veramente pittoresco ed affascinante.
Insomma questo Nepal ci ha regalato tanto, e noi personalmente, lo risceglieremmo come tappa per un primo viaggio in Asia altre 1000 volte!!
Guardando indietro alla nostra esperienza e scrivendo dall’India, ringraziamo di aver vissuto il Nepal prima di arrivare quì, soprattutto per aver funto da “preparazione soft” in vista di questo sovraffollato paese che abbiamo constatato essere molto “tosto” da visitare per la prima volta, insomma non è sicuramente una meta turistica per tutti…ma ne parleremo meglio più avanti.